05.07.2018
Progetto di trattato accolto favorevolmente
13.06.2018
6,4 milioni di persone sono in pericolo a causa dell’estrazione e dell’uso dell’uranio
CH-Zurigo – 13 giugno 2018 – Basandosi sui risultati di tale studio, Green Cross Svizzera sollecita i gruppi estrattivi che operano in Africa, Australia, Canada e Stati Uniti a chiudere i loro siti uraniferi secondo il principio di causalità («chi inquina, paga»), in modo che nei prossimi 1000 anni non siano più richieste ulteriori misure di risanamento. Per il risanamento e la chiusura a regola d’arte delle miniere di uranio nei paesi dell’Asia centrale, ed essendo questi ultimi sprovvisti delle necessarie risorse, è però necessario poter contare sul sostegno della comunità internazionale.
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20.11.2017
I progetti Green-Cross in Ghana e Burkina Faso prevedono la riduzione del mercurio nell’estrazione informale dell’oro con mezzi artigianali
CH-Zurigo – 20 novembre 2017 – I rapporti sugli inquinanti ambientali di Green Cross Svizzera e Pure Earth, USA, mostrano chiaramente gli effetti nocivi sull’ambiente e sulla salute delle sostanze tossiche derivanti da fonti di contaminazione ambientale. Di conseguenza, Green Cross Svizzera si è impegnata a includere le sostanze chimiche e i rifiuti tossici negli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (Sustainable Development Goals SDG) e ha sostenuto il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (PNUA) durante il processo di negoziazione per la Convenzione di Minamata sul mercurio.
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14.09.2017
Le munizioni convenzionali e chimiche scaricate nei mari vanno recuperate
CH-Zurigo – 14 settembre 2017 – Dopo la seconda guerra mondiale, gli Alleati (Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Unione Sovietica) ripresero dalla Germania le munizioni inutilizzate. L’arsenale comprendeva complessivamente circa 300’000 tonnellate di armi chimiche, di cui il 39 per cento era iprite (gas mostarda), il 18 per cento tabun (un agente nervino), l’11 per cento gas lacrimogeno e il 9 per cento fosgene. Alla Conferenza di Potsdam gli Alleati decisero di inabissare questi aggressivi chimici nell’Atlantico a una profondità di oltre 1000 metri. Purtroppo i patti non vennero rispettati ed è noto che in certi casi queste munizioni chimiche vennero scaricate nel Mare del Nord, nel Mar Baltico e nel Mediterraneo a soli dieci metri di profondità. Lo scienziato russo Alexandre Korotenko prevede che, a causa della corrosione dei fusti, tra il 2020 e il 2060 le sostanze chimiche si riverseranno nel mare. In caso di fuoriuscita, basterebbe il 16 per cento di queste sostanze per eliminare ogni forma di vita nel Baltico.
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13.07.2017
Giovani provenienti da regioni irradiate vengono in Svizzera
29.06.2017
Le donazioni ricevute da Green Cross Svizzera sono aumentate a CHF 13,4 milioni
28.02.2017
Green Cross International in via di risanamento
CH-Ginevra/Zurigo – 28 febbraio 2017 – In occasione della seduta del CdA di Green Cross International (GCI), i membri del consiglio direttivo hanno nominato Martin Bäumle presidente ad interim del CdA di GCI fino all’Assemblea generale prevista nell’autunno 2017. È stata nel contempo designata una task force, sotto la guida del neoeletto presidente del CdA Martin Bäumle, con l’incarico di attuare l’ormai urgente risanamento finanziario e di preparare l’Assemblea generale.
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26.10.2016
Le fonti di contaminazione ambientale da parte delle industrie mettono a rischio 200 milioni di persone nel mondo
CH-Zurigo – 26 ottobre 2016 – Il Rapporto 2016 sugli inquinanti ambientali delle organizzazioni ambientali Green Cross Svizzera e Pure Earth, New York, fornisce informazioni sulle dieci fonti di contaminazione ambientale più pericolose nel mondo e quantifica l’entità su scala mondiale dei danni alla salute causati da sostanze tossiche in DALY («Disability Adjusted Life Years»: attesa di vita corretta per disabilità).
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