CH-Zurigo – 13 giugno 2018 – Basandosi sui risultati di tale studio, Green Cross Svizzera sollecita i gruppi estrattivi che operano in Africa, Australia, Canada e Stati Uniti a chiudere i loro siti uraniferi secondo il principio di causalità («chi inquina, paga»), in modo che nei prossimi 1000 anni non siano più richieste ulteriori misure di risanamento. Per il risanamento e la chiusura a regola d’arte delle miniere di uranio nei paesi dell’Asia centrale, ed essendo questi ultimi sprovvisti delle necessarie risorse, è però necessario poter contare sul sostegno della comunità internazionale.

 

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